Una rassegna di immagini della vecchia cinta muraria
Immagini prima e post terremoto del 2009.
Civitaretenga, frazione del Comune di Navelli, è una località arroccata su una collina a circa 850 metri sul livello del mare, distante dall’Aquila circa 30 km.
Il lato ovest è abbastanza scosceso mentre gli alti tre lati degradano sulla collina in modo quasi uniforme.
Il vecchio centro abitato è costituito da una serie di case, quasi tutte a due piani, che fungevano anche da mura di protezione, interrotte solo da varie porte per l’accesso alle abitazioni.
Le abitazioni quindi erano accessibili soltanto dall’interno delle mura.
La porta di nord-ovest ha subito danni dal terremoto ed è stata rinforzata modificandone leggermente l’immagine.
Da questa porta iniziano Via Giordano Bruno, verso la piazza e, a sinistra, Via Giudea, che attraversa tutto il ghetto per congiungersi alla piazza.
Da Via Giordano Bruno partono due vie con le relative porte
A ovest sono visibili tre porte, la più importante delle quali ha resistito negli anni ed è tutt’ora utilizzata.
La porta sud negli anni 40/50 è stata abbattuta.
La nostra rassegna di immagini inizia con la Chiesa di San Salvatore, proseguendo poi in senso orario, per Via del Risorgimento, fino ad arrivare alle rovine del Catello.
Dopo una breve interruzione riprende la nostra rassegna fotografica lungo la Via Castello per arrivare all’incrocio con Via della Fonte e con Via Carducci, con la maestosa porta che conduce fino alla Piazza Vittorio Emanuele.
Nel piccolo piazzale antistante tale porta c’è l’ingesso del Frantoio Perelli, operativo fino agli anni quaranta, rimasto intatto.
La Chiesa di San Salvatore è una costruzione isolata.
Guardandola dal basso, da Via del Risorgimento, c’è la gradinata con il portone principale.
Alla sua destra c'è Via del Municipio che conduce alla Piazza Vittorio Emanuele, con i due accessi: su Via Guidea e su Via Giordano Bruno.
Sulla sinistra della chiesa c’è la via parallela a Via del Municipio, la Via della Congrega (per la presenza, sul lato sinistro della strada, di un salone adibito a tale bisogno)
All’inizio di questa via, fra l’angolo della chiesa e l’angolo della casa prospicente, c’era un arco.
Fra gli anni 40/50 detta casa fu ristrutturata e l’arco fu abbattuto.
Una ipotetica ricostruzione dell'arco abbattuto.
Via Cinquecento parte da Via Risorgimento, passa vicino al vecchio forno comunale e alla torre Civica. Prosegue per Via del Ponte e Via degli Archi.
Il nostro viaggio per la visione delle immagini delle mura che proteggevano la Civita continua lungo Via del Risorgimento.
Le pareti esterne delle vecchie mura, nella maggior parte dei casi, sono state utilizzate per appoggiarvi le nuove case, compreso il castello, che ora, parte dello stesso, è adibito a serbatoio dell'acqua per alimentare le abitazioni di tutto l'attuale paese.
Nello sperone più alto della Civita esisteva il Castello che dominava la sottostante Valle e la Piana di Navelli.
Nel tempo il catello è diventato abitazione privata e le sue mura sono state utilizzate per l'appoggio di altre abitazioni.
La vecchia torre è stata adibita a serbatoio dell'acqua potabile.
Il nostro viaggio fotografico riprende dal Castello.
Come già detto, la parte ovest della Civita è abbastanza scoscesa, per cui non è stata aggredita dalla "speculazione edilizia" e la maggior parte delle mura originali sono rimaste intatte.
Dall'accesso in basso a sinistra si entra in un cortile con a destra l’abitazione della famiglia di Adolfo Tiberio, di fronte c’è l’abitazione della famiglia di Sabatino De Amicis e, salendo al primo piano, c’è l’abitazione della famiglia di Luigi De Amicis. Si notino i gradini e la leggera pendenza per rialzare detto cortile. |
Via Carducci. Una via molto importante.
Oltre al fatto che in una delle sue abitazioni ebbe a nascervi e a trascorrervi molti anni l’ideatore di questo viaggio, vi è l’unica porta delle mura che non ha subito danni levanti nel corso dei secoli.
La via inizia dalla piazza principale del centro storico, Piazza Vittorio Emanuele, e termina all’incrocio con Via della Fonte e via Castello.
Da questo incrocio inizia un nuovo viaggiio "Le Coste della Civita"
Un viaggio fotografico nei luoghi dei nostri ricordi.
Le Coste sono la parte orientale dell’agglomerato della Civita, un ambiente accidentato, con una via che la attraversa per tutta la sua lunghezza, la Via di Caporciano.
A circa metà strada la Via di Caporciano si incrocia con la Via della Costarelle, la via che parte da “Le Mura della Civita”, dall’incrocio fra Via Carducci, Via della Fonte e Via Castello per arrivare alla fonte.
Con questa immagine, con la Via del Municipio che da via Verdi conduce alla Piazza Vittorio Emanuele, si conclude il nostro viaggio intorno alle Mura della Civita!
Vedi anche: Civitaretenga Story; Civitaretenga vista da Carla; Le Coste della Civita; La rinascita della Civita; Il 10 giugno alla Civita; Civitaretenga e la Festa di Sant’Antonio; La ritirata dei tedeschi dalla Civita; Civitaretenga e la Madonna dell’Arco; Civitaretenga e Lo Squadro; tutti pazzi per la Civita;