Cinque teramani rischiano di pagare molto caro la partecipazione, evidentemente tutt'altro che pacifica alla manifestazione di Roma degli "indignati" che si svolse a Roma il 15 ottobre del 2011- Infatti per loro il Pm della procura di Roma, Francesco Mannucci, ha chiesto complessivi quarant'anni di carcere e oltre due milioni di euro di risarcimento alle parti civili, tra cui il Comune di Roma, per resistenza pluriaggravata, devastazione e saccheggio per episodi accadut durante il corteo .
Si tratta di Davide Rosci, Mauro Gentile, Mirco Tomassetti, Marco Moscardelli e Cristian Quatraccioni che per gli inquirenti sono responsabili di aver avuto un ruolo attivo durante gli scontri di piazza San Giovanni, durante i quali fu assaltato e dato alle fiamme un blindato dei carabinieri.
Per ognuno di loro sono stati chiesti otto anni di reclusione e il pagamento dei danni in favore del Comune di Roma (900 mila euro), l'Azienda municipale ambiente (300 mila per la devastazione dei cassonetti), la società dei trasporti Atac (500 mila), l'Avvocatura dello Stato, inoltre, ha chiesto al giudice di quantificare il danno ricevuto dalle forze dell'ordine mentre il legale del carabiniere ferito durante l'aggressione ha chiesto in totale 250 mila euro.La decisione del giudice ci sarà il prossimo 7 gennaio.