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Zdenek Zeman e la Juventus: una storia infinita di allusioni, ripicche, accuse e supposte tali che intreccia vicende personali a questioni di spogliatoio. Come se non fossero state esaustive della polarizzazione che il tema terza stella ha prodotto, il tecnico boemo del Pescara aggiunge la sua personale lettura a quella del presidente FIFA, Joseph Blatter, e di quello del CONI, Gianni Petrucci, a questa vicenda che appanna il ritorno al titolo di Conte e i suoi.

"Gli scudetti della Juve? Io ne conto 22 o 23...", ha replicato con un certo sarcasmo in una conferenza stampa Zeman quando gli è stata rivolta una domanda in merito alla sua posizione rispetto alla questione. "Ognuno si può mettere quello che vuole - ha aggiunto -, anch'io potrei mettermi due stelline. Gli juventini si sentono così, io di scudetti ne scriverei magari ventidue, ventitré...".

Frasi che non cadranno nel vuoto, considerata l'asperità che ha caratterizzato e tuttora anima la relazione a distanza tra corso Galileo Ferraris e un allenatore che mai si è risparmiato in tale direzione.

Anche all'epoca della Roma, società a cui è stato avvicinato a più riprese vista la debacle personale di Luis Enrique e la necessità di individuare un possibile successore con una tempistica ragionevole.
Ma Zeman, interrogato in maniera diretta sull'argomento, ha escluso un suo possibile ritorno nella Capitale: "Non credo che la Roma sia interessata al sottoscritto, i tifosi forse sì, alla gente piace il mio modo di fare calcio".

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