Incontro dell'8 agosto a Francavilla
Discorso introduttivo di Teresa Pezzi sul tema
“ VERSO LA RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE REGIONALE
NELLA REGIONE ABRUZZO“
Benvenuti a Francavilla al mare
Benvenuti a questo incontro pubblico che noi DONNE INSIEME abbiamo voluto organizzare per informare, pubblicizzare e diffondere quelle che sono le proposte di riforma della legge elettorale regionale su cui le donne stanno lavorando qui in Abruzzo, come altre donne stanno facendo nelle altre regioni d’Italia.
Donne INSIEME da il BENVENUTO :
all’Assessore regionale alle P.O. Federica Carpineta
(che è assente)
alle Consigliere e ai Consiglieri Regionali presenti:
Federica Chiavaroli - Consigliera Regionale PdL
Alessandra Petri - Consigliere Regionale AN
Marinella Sclocco – Consigliera Regionale PD
Nicoletta Verì - Consigliera Regionale e Presid.V Comm.,
Maurizio Acerbo-Consigliere Regionale di rifondazione Comunista
Franco Caramanico – Consigliere Regionale SEL
Antonio Menna - Consigliere Regionale UDC
Lucrezio Paolini – Consigliere Regionale IDV
AGGIUNGO un GRAZIE PERSONALE al Consigliere regionale del P.d.C.I. Antonio SAIA che come voi ha apprezzato la nostra iniziativa ma non ha potuto parteciparvi perché fuori sede
E mi ha espresso personalmente di essere favorevole al tema di cui si discute qui questa sera
DONNE INSIEME RINGRAZIA :
la Consigliera di Parità regionale (Letizia Marinelli)
le Consigliere di Parità provinciali ( Vittoria Colangelo – PE, Annarita Guarracino – CH, Anna Paradiso - AQ)
la Commissione di Pari Opportunità Regionale,
il Coordinamento “se non ora quando” Pescara e tutto il Coordinamento “se non ora quando” Abruzzo,
le associazioni I sindacati che hanno aderito all’iniziativa,
i giornalisti e tutti i presenti
Vogliamo ringraziare pubblicamente anche l’associazione Buendià per averci concesso, nell’ambito della loro festa, uno spazio che noi abbiamo autogestito, organizzando questo incontro pubblico che è occasione di confronto tra cittadinanza ed istituzioni..
GRAZIE a TUTTI per la fiducia che ci avete accordato
rendendo possibile la realizzazione di questo incontro.
DONNE INSIEME si è costituito lo scorso 13 luglio a Francavilla al Mare come coordinamento aperto alle adesioni di tutte e di tutti coloro che vorranno condividere e supportare il nostro progetto
Siamo donne di varia provenienza politica, associativa, culturale e di impegno in vari movimenti.
Abbiamo scelto di chiamarci con un invito…
L’INVITO A STARE INSIEME
A UNIRE LE NOSTRE FORZE
Perché vogliamo Lavorare con le donne per il pieno riconoscimento dei loro diritti,
perché vogliamo fare rete ed accrescere il numero delle donne attive sul nostro territorio,
perché vogliamo contribuire a formare un unico fronte per dare supporto alle istanze delle donne ,
PERCHE’ INSIEME
POSSIAMO RAGGIUNGERE RISULTATI CONCRETI ED UTILI AL MIGLIORAMENTO DELLA CONDIZIONE DI VITA DELLE DONNE
SIAMO DI FRONTE ad una VERA E PROPRIA EMERGENZA SOCIALE
-Il capitalismo
LA GLOBALIZZAZIONE
La cessione del potere nazionale
La supremazia del potere economico
Il fallimento della politica
l’interesse pubblico soppiantato dall’interesse privato
il protagonismo che prevale sulle soluzioni politiche….
Le alleanze ed il problema delle convenienze elettorali risultano essere preminenti in questo Paese, rispetto alle questioni sociali e ai diritti!!!.
I partiti hanno smesso di fare politica
perché si ostinano a non guardare la realtà, a non voler assumere una posizione di parte rispetto alle problematiche sociali… che pure vengono evidenziate dalle associazioni e da movimenti che sono in continua formazione…...
MENTRE E’ PROPRIO DA LI’…..
dai movimenti, dalle associazioni , da ciò che si agita ALLA BASE….che si attingono i progetti politici per un vero RINNOVAMENTO!!
Nonostante il cambio di governo, la condizione di vita delle donne ha visto un peggioramento.
L’introduzione di un sistema pensionistico esclusivamente contributivo,
l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne del pubblico impiego,
la scarsissima presenza delle donne nelle posizioni apicali , nelle imprese private come negli enti pubblici
l’assenza di tutele sociali
la segregazione orizzontale (ovvero le limitazioni alla scelta del tipo di lavoro e del settore)
la segregazione verticale (che si sostanzia negli ostacoli alla progressione di carriera),
la caduta dell’occupazione qualificata,
l’aumento dell’occupazione non qualificata e a bassa specializzazione,
la precarietà,
la facilità di licenziamento,
la sottoccupazione,
la discriminazione retributiva,
la disoccupazione
i tagli ai servizi
tutto questo colpisce prevalentemente le donne, incidendo drasticamente sulla qualità della loro vita : asili, trasporto pubblico per le scuole, assistenza agli anziani, fondi destinati alle fragilità sociali restano un peso a carico delle donne.
Per non parlare del lavoro nero in cui le donne, al pari degli immigrati, vengono sfruttate, schiavizzate ed offese con una retribuzione da fame.
Tutto questo ha portato e sta portando ad una crescita del tasso di povertà che colpisce soprattutto le donne ’
E che contribuisce inevitabilmente ad una disparità strutturale che, oltre ad alimentare la diseguaglianza e la discriminazione di genere, è elemento di debolezza dell’intero sistema economico di cui la politica deve farsi carico!
Di fronte a questo noi donne abbiamo deciso di intervenire
PER sfatare innanzitutto quell’errato preconcetto che le donne non si occupano di politica
NON E’ VERO !
Le donne si occupano di politica e LO DIMOSTRANO CON LA massiccia partecipazione a movimenti associazioni comitati, coordinamenti e gruppi di volontariato sociale, cattolico e laico, di difesa dei diritti delle donne, dell’ambiente, del territorio, dei beni comuni…..
Le donne, inoltre, vivono nel tessuto sociale, più degli uomini perché devono conciliare il lavoro produttivo con quello riproduttivo, hanno maggiori responsabilità familiari e genitoriali
Hanno migliori capacità amministrative in quanto curano e gestiscono le famiglie, crescono figli, assistono gli anziani, provvedono ai loro bisogni …ed essendo la famiglia il nucleo della società,
Le donne sono al centro della vita economica sociale culturale e politica DI QUESTO PAESE..
ma , di fatto, viviamo una condizione di subordinazione e non siamo rappresentate
SIAMO ESCLUSE per “facta concludentia” dal contesto democratico e da quello politico
E la responsabilità è ascrivibile alla politica e dunque alle forze politiche che non osservano e non danno attuazione alle norme costituzionali
E precisamente agli artt. 3, .51 e 117 cella cost.
che affermano il principio di uguaglianza (art. 3) e di pari opportunità (art. 51)
e che prescrivono espressamente che lo stato provveda
- a rimuovere gli ostacoli di ordine naturale economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini
e
a promuovere, con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini di accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza e parità.
Ed è la stessa Costituzione Italiana che con la riforma del titolo V – (Legge Costituzionale italiana n. 3 del 2001)-, impegna le Regioni a promulgare
leggi che promuovano la parità di accesso tra donne ed uomini alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza e parità
UGUALE RESPONSABILITA’ è ascrivibile ANCHE ad un CERTO MASCHILISMO che impera nell’organizzazione del Lavoro politico
all’interno dei PARTITI
in quella FORMA della politica PENSATA dagli UOMINI per gli uomini
E SEMPRE TENUTA IN PUGNO DA LORO..
LA DIFFICILE condizione di vita DELLE DONNE ,
LE DIFFICOLTA’ MATERIALI,
PSICOLOGICHE ED EMOTIVE
CHE LE DONNE DEVONO AFFRONTARE NEL SOSTENERE
VARI RUOLI E VARIE ATTIVITA’
SPIEGANO
LA SCARSA PRESENZA FEMMINILE all’interno dei PARTITI
CHE SONO ORGANIZZATI E DOMINATI DA UOMINI
SECONDO MODALITA’ MASCHILI
RICONOSCERE E RISOLVERE QUESTA OPPRESSIONE DI GENERE,
CHE SI MANIFESTA IN MOLTI MODI E CHE E’ SFOCIATA IN UNA DIFFUSA VIOLENZA DEGLI UOMINI CONTRO LE DONNE
E’ diventata una necessità improcrastinabile.
Così come è diventato indispensabile ristabilire il giusto equilibrio democratico
In quanto le donne costituiscono la metà dell’elettorato attivo
( anzi di più siamo il 52%)
e chiediamo di essere rappresentate nelle posizioni apicali e di POTERE
perché siano portati all’evidenza nuovi valori e nuove priorità
perché la realtà venga interpretata con il doppio sguardo sessuato di uomini e di donne
perché proprio sulla QUESTIONE DI GENERE
si gioca il futuro del Paese non solo dal punto di vista economico
ma anche, e soprattutto, sul piano sociale e della qualità del vivere di tutte e di tutti.
LE PROPOSTE DI RIFORMA della legge elettorale regionale presentate dalle donne abruzzesi sono 2:
La prima, in ordine di tempo, è stata elaborata dal coordinamento “se non ora quando” Pescara
ed è stata fatta propria dal coordinamento “se non ora quando” Abruzzo con migliaia di adesioni da parte di partiti associazioni gruppi comitati e singole donne
Su questa proposta e per la sua presentazione abbiamo avviato una PETIZIONE REGIONALE con raccolta di firme sia on line che sul cartaceo.
Ad oggi migliaia di firme sono state raccolte e la petizione è ancora in corso
ovviamente nessuno ha sponsorizzato la nostra proposta per cui facciamo
la raccolta PORTA A PORTA
e questo lo posso dire essendo io una delle coordinatrici del “se non ora quando” PESCARA
E stasera ci verrà illustrata da ANNA MARIA TALONE in qualità di rappresentante del coordinamento Pescara
La seconda proposta di riforma è stata elaborata dalla Commissione di Pari opportunità regionale per la quale è stata avviata recentemente una petizione on line sul sito della regione e ci verrà illustrata dalla vice presidente della Commissione Anna Rita Frullini
Noi DONNE INSIEME abbiamo voluto questo incontro PUBBLICO perche vogliamo dirvi che ci siamo e che siamo in tante, e vogliamo che il governo di questa regione prenda atto della ns presenza attiva, della presenza ATTIVA DELLE DONNE sul territorio abruzzese e dia ascolto alle nostre istanze
Noi vogliamo che l’Abruzzo assurga a regione virtuosa
Noi vogliamo che una maggiore presenza di donne al Governo di questa regione sia motivo di cambiamento
Vogliamo dire alle donne, alle cittadine, a quelle che ricoprono ruoli istituzionali, a quelle che militano nei partiti, nei movimenti, nelle associazioni nei comitati cittadini, nel volontariato sociale….
che è arrivato il momento di stringere un PATTO DI SOLIDARIETA’ e di fattiva collaborazione perché siamo indispensabili le une alle altre!
Abbiamo voluto intitolare questo incontro con un AUSPICIO :
Verso la riforma della legge elettorale della regione abruzzo
Perché vogliamo che la RIFORMA DELLA LEGGE elettorale regionale , che prevede la doppia preferenza di genere ed il 50% Di DONNE nella formazione delle liste, diventi legge.
E vogliamo che la Regione dia ascolto alle donne abruzzesi e SI IMPEGNI a dare attuazione all’art. 117 cost.
Promuovendo la parità di accesso alle cariche elettive di donne e di uomini in condizioni di uguaglianza e parità
L’art 117 prevede infatti che (art. 117 comma VII – “Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive.“)
E questo nel rispetto di quei principi fondamentali di uguaglianza e di pari opportunità previsti e sanciti rispettivamente dagli artt. 3 e 51 cost.
E voglio ricordare che Il secondo comma dell’art. 51 è stato aggiunto solo recentemente e precisamente nel 2003
Con legge cost. n.30 del 2003 è stato infatti aggiunto al primo comma, l’impegno da parte della repubblica a promuovere con appositi provvedimenti le pari opportunità tra uomini e donne.
Richiamando cosi, sul piano SOSTANZIALE quei principi FORMALI che stabiliscono che TUTTI I CITTADINI dell’uno e dell’altro sesso possono accedere ALLE CARICHE ELETTIVE IN CONDIZIONI DI UGUAGLIANZA E DI PARITA’-
Quindi
E’ compito dello Stato e delle sue articolazioni e quindi della politica, attuare strumenti legislativi concreti per mettere TUTTI ,uomini e donne, nelle stesse condizioni di partenza, dotando ognuno di pari opportunità al fine di sviluppare e realizzare pienamente e liberamente la propria personalità
Badate bene
Non chiediamo un favore agli uomini, ai politici, agli amministratori…..
né chiediamo che siano favorite le donne
né si pretende che le donne abbiano facilità di accesso solo perché donne.
NOI Chiediamo che lo STATO, con le sue articolazioni rispetti l’impegno assunto e si faccia carico DI RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA DIFFERENZA DI GENERE E DELLE DISCRIMINAZIONI SOCIALI
E IN QUESTA OTTICA , NOI STIAMO FORNENDO DELLE PROPOSTE CONCRETE, LEGITTIME E GIUSTE CHE MERITANO INTEGRALE ACCOGLIMENTO
AFFINCHE UOMINI E DONNE POSSANO CONCORRERE LIBERAMENTE ED ALLA PARI
NEL PROCESSO DEMOCRATICO..
Noi DONNE INSIEME vogliamo attivare la nostra politica sul territorio chiedendo – anzi imponendo, alla Commissione Statuto della Regione Abruzzo, che avrà il compito di elaborare e modificare la legge elettorale regionale, che, con strumenti legislativi sia operato il giusto riequilibrio della rappresentanza di genere.
Su questo noi donne abruzzesi abbiamo lavorato proponendo una serie di aggiunte e di emendamenti a quelle che sono le norme previste dal testo di legge tutt’ora in vigore.
Abbiamo voluto introdurre la doppia preferenza di genere e cioè la possibilità per l’elettore di esprimere due preferenze a condizione che una riguardi un candidato di genere maschile e l’altra una candidata di genere femminile
Ed abbiamo voluto vincolare i partiti a predisporre le liste con candidati e candidate nella misura del 50% perché è da lì che si deve partire per affermare la piena ed effettiva democrazia!
Non può parlarsi di democrazia se viene esclusa la metà dell’elettorato attivo dalla vita politica e sociale di questo paese
La doppia preferenza di genere, infatti, con la previsione dell’obbligatorietà del 50% delle donne nelle liste la cui mancanza viene sanzionata con l’inammissibilità, può rivelarsi molto efficace perché, in tal modo, vengono rispettati i principi sanciti dalla nostra carta costituzionale ed i diritti dell’elettorato attivo e passivo.
Tali principi sono vigenti nella legge elettorale della Regione Campania che ha superato il vaglio della Corte Costituzionale e che ha determinato un aumento della presenza delle donne nel consiglio regionale nelle ultime tornate elettorali.
NOI DONNE dunque, INSIEME, invitiamo i consiglieri regionali a sostenere sul piano politico ed amministrativo la riforma elettorale regionale che risponda ai richiamati criteri a garanzia della rappresentanza femminile
e NON LO CHIEDIAMO SOLO NOI , qui , questa sera..
LO chiedono tutte le donne abruzzesi !
Dopo che le rappresentanti del coordinamento “se non ora quando” Pescara e della commissione pari opportunità regionale avranno illustrato le rispettive proposte
Chiediamo ai consiglieri presenti di informarci sullo stato dell’arte e di esprimere le proprie valutazioni e le proprie opinioni politiche anche riguardo alle attività che saranno intraprese per favorire il principio della pari opportunità di genere.
Chiedo di contenere gli interventi in un tempo massimo di 5-6 minuti in maniera che tutti possano esprimersi e lasciare, cosi, un po’ di tempo per qualche domanda successiva
Chiudo questa mia introduzione ricordando una frase di Karl Marx:
“DAL RAPPORTO DELL’ UOMO CON LA DONNA
SI GIUDICA IL GRADO DI CIVILTA’ ”
Grazie e buon lavoro