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Canile di Pescara

Non sembrano migliorate le condizioni in cui versa il canile di Pescara nonostante la nomina di un commissario. Il 13 dicembre è infatti giunta all’attenzione dell’amministrazione comunale una segnalazione da parte di un volontario della struttura: nella lettera protocollata si legge di diversi animali deceduti a causa dell’impreparazione del personale che gestisce il rifugio. E’ il caso del gatto di nome Flò, deceduto dopo tre giorni di agonia sul quale, a detta del volontario che ha reso pubblica la sua testimonianza, si poteva intervenire preventivamente.

E ancora, il cane Vittoria, morto a seguito di una torsione gastrica non riconosciuta; la cagnolina Rossella, morta tra atroci e inutili sofferenze in quanto da sempre giudicata incurabile. Stando alla testimonianza ricevuta, l’alimentazione non sembra essere curata a sufficienza e le adozioni ‘non vengono seguite in maniera opportuna’ – come si legge nella lettera –: stessa sorte i controlli pre e post affido.

Il volontario riporta l’esempio del cane Tatoon, affidato a una famiglia priva di un giardino idoneo ad ospitare un cane: quest’ultimo è infatti fuggito e, in assenza della necessaria medaglietta di riconoscimento, tutt’ora non si è riusciti a rintracciarlo.

I box sembrano essere inoltre gestiti in maniera inadeguata: a luglio 2010 sono stati ricoverati 4-5 animali e tre di loro, tutti maschi, sono stati sistemati nello stesso box dando vita a episodi violenti. E’ noto infatti che più animali maschi non possono essere sistemati nello stesso box senza suscitare atteggiamenti e comportamenti egemonici.

Si legge ancora nella lettera protocollata che ‘vengono ospitati da tempo anche due cani di proprietà del commissario, sottraendo così spazio e risorse agli altri animali’. E’ necessario perciò adottare misure atte a controllare e garantire le migliori condizioni di vita per gli animali ospitati nel canile.

Il consigliere comunale di Futuro e Libertà

Adele Caroli

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