Ben vengano le inchieste giornalistiche, ma che abbiano un seguito concreto
di Gino Di Tizio
Ci voleva una lunga trasmissione del Tg3 condotta dal giornalista Riccardo Iacona, “Presa diretta", per mettere a fuoco la situazione non edificante delle nostre università oppure si è trattato, a ben guardare le cose, della classica scoperta dell'acqua calda?
Cosa ha detto infatti di nuovo l'inchiesta?
Che nelle nostre università c'è nepotismo, che i concorsi percorrono strade finalizzate a traguardi già stabiliti in partenza, che il potere dei "baroni" è smisurato e fuori controllo?
Ma davvero nessuno sapeva qual era e qual è l'andazzo nelle nostre pretese "fabbrica della cultura"?
Eppure non sono mancati segnali chiari e fatti anche clamorosi a fare capire la realtà dei nostri atenei.
Prendiamo la d'Annunzio, dove si è arrivati alla clamorosa svolta, mai prima registrata, di decapitare il vertice dell'ateneo con provvedimento giudiziario. quando però erano stati posti sotto assoluto silenzio fatti che avevano preceduto quell'esito.
Infatti era accaduto che quando il Rettore Di Ilio aveva chiamato come direttore generale Filippo Del Vecchio quest'ultimo aveva messo nero su bianco, in una circolare inviata a tutti gli appartenenti dalla d'Annunzio, dai docenti ai semplici impiegati, in cui si annunciava che "era finito il tempo in cui si regalavano le lauree" e si commettevano tante altre illegalità.
Una denuncia grave, che comprometteva, se fosse risultata vera, anche il rettore in carica, che aveva avuto ruoli importanti nelle precedenti gestioni, ma nei confronti della quale nessuno ebbe niente da dire.
Nessuna reazioni dai docenti, ed anche dalla politica, come se quanto affermato dal nuovo direttore generale fotografasse la realtà vissuta, anzi subita, dall'ateneo.
Vogliamo poi stupirci se la credibilità dell'ateneo è scesa ai minimi termini?
E che nemmeno negli altri atenei si respiri buona aria.
Ben vengano le inchieste giornalistiche, ma che abbiano un seguito concreto, altrimenti non solo è giusto parlare della scoperta dell'acqua calda ma anche evocare quel generico gridare al lupo senza mai prendere seri provvedimenti per evitare che possa far male.
E quando arriva non esiste alcuna difesa...