L'ex procuratore di Roma Giuseppe Pignatore denuncia uno scorretto uso delle inchieste giudiziarie
di Gino Di Tizio
"La cronaca giudiziaria è un mezzo di lotta politica", parola di Giusppe Pignatone, ex procuratore della Repubblica di Roma, oggi presidente del Tribunale dello Stato Vaticano.
Ha poi aggiunto, nel suo intervento alla Luiss di Roma, come riportato dal Corriere della Sera: "Notizie che in Inghilterra, Francia, Germania o altrove non verrebbero date, qui vengono cercate, gonfiate, inventate, date e valorizzate e finiscono nel frullatore della lotta politica".
Sono considerazioni che dovrebbero valere un atto d'accusa diretto a molti, a cominciare dai responsabili dei media, per arrivare ai politici e agli stessi magistrati per l'uso distorto che viene fatto attorno alle iniziative giudiziarie.
E' verissimo che quelle notizie, che ignorano alla radice il concetto di presunzione di innocenza, vengono strumentalizzate e usate, anche per una prima ed immediata condanna alla gogna, e questa è colpa certa dei media e di chi usa i mezzi di informazione per speculazioni e strumentalizzazioni politiche, ma se si vuole arrivare ad estirpare la radice di questo malcostume, nel paese di Beccaria, bisogna partire da come queste notizie arrivano a media e politici, prima ancora, spessissimo, che alle persone indagate.
L'ex procuratore comunque ha buttato un grosso sasso nello stagno: spero che l'onda che sta generando faccia cambiare davvero qualcosa.
Ma siamo davvero alla speranza come ultima dea a cui aggrapparsi.