Una svolta per tutta la comunità pescarese
di Gino Di Tizio
Il questore di Pescara Luigi Liquori che manda a sorvegliare il reparto di rianimazione dell'Ospedale dove Luca Cavallito lotta per la vita, dopo essere stato colpito dal killer che ha ucciso l'architetto Walter Albi, segna una svolta per tutta la comunità pescarese, che va ben oltre ogni accademica e forzata discussione sulla sicurezza nella città adriatica.
Qualcosa si è rotto, con quella feroce esecuzione, fatta nel bar del Parco, alla presenza di clienti e personale.
Cavallito, a stare alle notizie provenienti da chi lo sta curando, potrebbe sopravvivere ed è una prospettiva che potrebbe aprire la possibilità di dare una svolta alle indagini.
Per questo è stato deciso di blindare il reparto di rianimazione dove l'ex calciatore è ricoverato.
Il pericolo che chi ha assassinato il suo amico possa tentare di completare l'opera è tutt'altro che remoto, proprio perché ci troviamo dinanzi a situazioni nuove anche nel panorama della criminalità che finora abbiamo visto agire a Pescara e in Abruzzo.
Per questo gli inquirenti sono decisi a scavare fin dove sarà possibile per scoprire tutto quanto possa essere legato a questa bruttissima vicenda e in questo sforzo vanno solo apprezzate e aiutate da chiunque possa portare anche un minimo contributo alle indagini in corso.
In passato ci sono stati fatti di sangue, come il delitto Fabrizi, che non hanno trovato soluzione, ma il livello di ferocia raggiunto in questa occasione non ha precedenti; per questo è sacrosanto che ci si stia muovendo dopo aver elevato l'allarme al massimo grado.
Fino a che non saranno diradate le pesanti ombre su questa vicenda non sarà facile davvero parlare di città sicura...
tutti pazzi per la Civita